Post

STEP #28 - La sintesi finale

Arrivati alla fine di questo percorso risulta necessario offrire una visione di insieme del lavoro fatto. Si è iniziato con informazioni di carattere generale sullo strumento dei passaggi, quali la definizione e la sua denominazione in varie lingue ( STEP #01 ), nonché un'immagine che ne ritrae uno risalente al XIX secolo ( STEP #02 ) e un glossario ( STEP #03 ) che raccoglie tutti i termini relativi allo strumento in esame. Post successivi di carattere generale e informativo sono stati quello relativo alla tassonomia ( STEP #14 ), in cui lo strumento è stato classificato all'interno di un albero riguardante la famiglia dei telescopi, lo step sulle anatomie ( STEP #16 ), l'abbecedario ( STEP #19 ), in cui tramite un piccolo esercizio è stata realizzata una lista di parole chiave utili nella descrizione dello strumento, e quelli sui numeri ( STEP #15 ) e sul simbolo ( STEP #06 ), finalizzati a riportare una rappresentazione più immediata dello strumento. Sono state fornite a

STEP #27 - La mappa concettuale

Immagine
Di seguito è riportata una mappa concettuale che rappresenta gli aspetti principali dello strumento dei passaggi. Ovviamente viene riportato lo sviluppo della scienza astronomica tramite l'osservazione celeste con una corrispondenza bidirezionale e vengono poi indicati due campi strettamente legati all'astronomia, ovvero la navigazione e la misurazione del tempo.  La navigazione e l'astronomia sono strettamente correlati, visto che la posizione delle stelle è sempre stata usata per orientarsi in mare. Lo strumento dei passaggi è stato infatti largamente utilizzato nel XIX secolo per compilare gli almanacchi nautici . La misurazione del tempo è un altro concetto strettamente legato all'astronomia perché la misura del tempo, prima dell'invenzione dell' orologio atomico , era affidata alla regolarità del movimento apparente del Sole nella volta celeste. La misura del tempo, inoltre, si collega a un altro concetto fondamentale, ovvero la precisione. Allo strumento d

STEP #26 - La chimica

Immagine
Il vetro Flint è spesso utilizzato per applicazioni ottiche, tra cui i prismi   La chimica che entra in gioco nello strumento dei passaggi è sicuramente quella del vetro, utilizzato per realizzare le lenti del telescopio, di cui si sono dati dei cenni storici nell'articolo relativo ai materiali (inserire il link). Il termine "vetro" indica genericamente un solido amorfo , ovvero privo di struttura cristallina, ottenuto per solidificazione di un liquido in assenza di cristallizzazione. Nel linguaggio comune la parola "vetro" indica il vetro ottenuto dalla sabbia silicea, il cui componente principale è la silice (SiO 2 ). Durante il processo di lavorazione possono essere aggiunte diverse sostanze in base alle caratteristiche che si vogliono dare al prodotto finito. Ad esempio se si vuole abbassare il punto di fusione della silice (1726 °C) si può aggiungere alla miscela carbonato di sodio (Na 2 CO 3 ) o di potassio (K 2 CO 3 ) per abbassare il punto di fusione anc

STEP #25 - Cose personali

Immagine
Passato: Raspberry Pi Zero Il Raspberry Pi Zero è l'oggetto del mio passato a cui tengo di più, dato che mi ha introdotto al mondo dell'informatica e mi ha portato a scegliere di diventare un ingegnere informatico. Presente: mascherina La mascherina è un oggetto che è entrato a far parte del nostro quotidiano e rappresenta alla perfezione il momento storico che stiamo vivendo e le conseguenze che la pandemia sta avendo sul nostro presente. Futuro: chitarra elettrica  La chitarra elettrica è una mia passione da molti anni, ma solo adesso mi sto rendendo conto di quanto fosse importante per me l'ambiente musicale e in particolare i concerti, vissuti sia da spettatore che da musicista. Il legame col futuro è dato dal fatto che, una volta lasciata alle spalle la pandemia, saremo di nuovo liberi di godere della musica dal vivo, sia ascoltandola che suonandola.

STEP #24 - Le parole nella storia

Immagine
  Come possiamo osservare dal grafico, realizzato tramite  Google Ngram Viewer , lo strumento dei passaggi è collegato alla compilazione degli almanacchi astronomici utilizzati nella navigazione e alla misura del tempo siderale. Le curve relative ai tre termini possiedono, infatti, un andamento molto simile, con un picco e un periodo di utilizzo frequente localizzati nel XIX secolo e una fase di declino costante nel XX secolo.  Possiamo attribuire tale declino all'invenzione di strumenti più performanti, quali i grandi telescopi presenti negli osservatori astronomici, alla progressiva caduta in disuso degli almanacchi nautici e all'invenzione di strumenti estremamente più precisi per la misura del tempo, quali gli orologi atomici.

STEP #23 - La normativa

Essendo lo strumento dei passaggi caduto in disuso a partire dal secolo scorso, i riferimenti a esso nelle normative attuali sono praticamente inesistenti, eccezion fatta per una definizione individuabile nella normativa ISO 9849 Norma: ISO 9849 Titolo: Optics and optical instruments — Geodetic and surveying instruments — Vocabulary Descrizione: tale normativa è entrata per la prima volta in vigore nel 1991, mentre la sua revisione più recente è in vigore da agosto 2017. Essa definisce i termini relativi agli strumenti usati in campo geodetico, come misuratori di distanza, livelli, teodoliti e altri. Lo strumento dei passaggi viene brevemente citato nella sezione relativa al teodolite, dove viene specificato che un teodolite utilizzato in campo astronomico viene definito, appunto, "transit instrument". Possiamo però trovare una descrizione accurata del funzionamento e della struttura dello strumento dei passaggi in The Practical Astronomer di Thomas Dick (1848) .  

STEP #22 - Un manuale d'uso

Supponiamo di voler misurare le coordinate celesti di una stella di riferimento.  Un requisito fondamentale è quello di conoscere in maniera estremamente precisa il tempo siderale locale (TSL): l' ascensione retta della stella quando passa sul meridiano locale è infatti uguale al TSL, misurato in gradi, minuti e secondi d'arco. Allineiamo lo strumento in modo che l'asse orizzontale sia orientato in direzione Est-Ovest, così da permettere al telescopio di muoversi esclusivamente sul meridiano locale, e alziamolo alla declinazione approssimata in cui ci aspettiamo di trovare la stella.  A questo punto blocchiamo il telescopio e attendiamo che la stella sia visibile all'interno del reticolo di fili dello strumento. Possiamo effettuare eventuali aggiustamenti in declinazione tramite la vite micrometrica   fin quando la stella non si muove esattamente lungo il filo orizzontale del reticolo. Una volta allineato correttamente lo strumento, dobbiamo seguire il movimento della