STEP #09 - Gli inventori
L'idea di avere un telescopio in grado di ruotare sul piano meridiano esiste sin dall'antichità. In particolare Tolomeo, nell'Almagesto, descrive una sorta di cerchio meridiano utilizzato per determinare l'eclittica.
Cerchio meridiano di Tolomeo Ptolemy, Claudius; Toomer, G. J., Ptolemy's Almagest, Princeton University Press, 1998, p. 61 |
Tale strumento, formato da un anello esterno graduato e un anello interno mobile a cui sono fissate in punti esattamente opposti due placche che puntano verso il centro, avrebbe dovuto essere orientato in modo che gli anelli giacessero sul piano meridiano. In questo modo, a mezzogiorno, ruotando l'anello interno finché l'ombra proiettata dalla placca superiore non copre completamente quella inferiore, è possibile leggere sull'anello esterno la distanza in gradi del Sole dallo zenith.
Il primo strumento dei passaggi viene però costruito solo nel 1689 da Ole Rømer, astronomo danese noto soprattutto per aver dimostrato che la luce viaggia a velocità finita, dandone anche un valore approssimato.
Ritratto di Ole Rømer, Jacob Coning, circa 1700 |
Rømer nasce nel 1644 a Copenaghen da Christen Pedersen, mercante, e Anna Storm. Studia prima ad Aarhus e poi a Copenaghen, e nel 1672 si trasferisce a Parigi, dove lavora per Luigi XIV come tutore del Delfino, l'erede al trono di Francia, e passa nove anni all'Osservatorio Reale, diretto da Gian Domenico Cassini. Quest'ultimo era alle prese con un'irregolarità osservata nelle eclissi dei satelliti gioviani, connessa alla posizione della Terra nella sua orbita: quando la Terra era lontana da Giove, il tempo tra un'eclissi e l'altra risultava più lungo del previsto, e analogamente quando la Terra era più vicina a Giove, risultava più corto. Cassini aveva preso in considerazione e poi rigettato l'idea che il fenomeno fosse dovuto alla propagazione della luce a velocità finita, mentre Rømer annunciò che la successiva eclissi di Io sarebbe avvenuta con un ritardo di 10 minuti rispetto a quanto previsto. Quando la sua predizione si rivelò esatta, spiegò che la velocità della luce era tale da impiegare 22 minuti per percorrere il diametro dell'orbita terrestre.
Nel 1679 parte per una missione scientifica in Inghilterra, dove conosce Isaac Newton, l'astronomo di corte John Flamsteed e Edmund Halley. Al suo ritorno in Danimarca, nel 1681, viene nominato matematico di corte e professore di astronomia all'Università di Copenaghen, nel cui osservatorio realizza il primo cerchio meridiano e il primo strumento dei passaggi.
Illustrazione del primo cerchio meridiano costruito da Rømer |
Bibliografia:
Ptolemy, Claudius; Toomer, G. J., Ptolemy's Almagest, Princeton University Press, 1998
Fonti:
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