STEP #04 - La scienza
Come già accennato in precedenza, lo strumento dei passaggi permette di misurare l'istante in cui una stella passa attraverso il meridiano locale e allo stesso tempo le sue coordinate equatoriali, ovvero ascensione retta e declinazione.
Va da sé che lo strumento dei passaggi afferisca al campo dell'astronomia.
Le origini di tale scienza si perdono nel tempo e corrispondono, molto probabilmente, alle origini dell'uomo.
Le prime testimonianze scritte dell'astronomia sono un prodotto delle civiltà mesopotamiche, dell'Antico Egitto e della Cina, che osservavano i fenomeni celesti non solo per questioni pratiche come l'agricoltura e la misura del tempo, ma anche per tentare di prevedere il futuro e spiegare l'origine dell'Universo. In questo contesto, l'astronomia appare indissolubilmente legata alla superstizione e senza una dignità propria, cosa che otterrà con i greci.
I filosofi presocratici furono tra i primi a separare l'astronomia dalla religione e a trattarla in maniera razionale, dando vita alle prime teorie cosmologiche. A partire da loro, la civiltà greca produsse numerose teorie, come la sfericità della Terra e l'eliocentrismo, ed effettuò misurazioni, come quella del diametro della Terra, rivelatesi valide in seguito. Accanto a tale approccio convisse anche l'approccio "ibrido" di filosofi quali Aristotele e Platone, fautori del sistema geocentrico, che tentarono di spiegare in maniera razionale la struttura del cosmo sforzandosi di farla combaciare con i rispettivi sistemi filosofici. Tutta la conoscenza antica sull'astronomia venne raccolta nel II secolo d.C. da Tolomeo nell'Almagesto, rimasto il testo di riferimento dell'astronomia per più di un millennio.
Le conoscenze astronomiche rimasero in buona parte immutate fino alla rivoluzione scientifica del XVI secolo. Scienziati quali Niccolò Copernico, Giovanni Keplero e Galileo Galilei iniziarono a mettere in discussione il modello aristotelico-tolemaico del cosmo notandone le numerose incongruenze, ma fu Isaac Newton nel secolo successivo a decretare la nascita dell'astronomia moderna, applicando la meccanica da lui sviluppata al moto dei corpi celesti.
Nel Novecento l'astronomia fece un ulteriore passo in avanti grazie alla teoria della relatività di Albert Einstein, in grado di spiegare fenomeni già noti, quali la precessione del perielio dell'orbita di Mercurio, e prevederne di nuovi, quali i buchi neri.
Fonti:
Bibliografia:
- G. Forbes, History of Astronomy, London: Plain Label Books, 1909
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